Da pazienti: quante volte vi è capitato di andare in ospedale e perdervi tra i meandri di scale, ascensori e corridoi? Da “operatori”: quante volte vi siete chiesti dove fosse finita la culla termica o la pompa di infusione o la semplice sedia a rotelle o il lettino portato da un reparto a un altro? In un futuro non troppo lontano, problemi come questi faranno sorridere. La sanità elettronica sta mettendo a punto soluzioni tecnologiche in grado di portare il paziente da casa fino alla porta dell’ambulatorio o dello specialista oppure di tenere sotto controllo un malato ricoverato bisognoso di particolare attenzione o ancora di sapere con una precisione al centimetro dove si trova un’apparecchio. In Trentino, la collaborazione tra la Fondazione Bruno Keller (ente di ricerca della Provincia autonoma di Trento che opera nel campo scientifico tecnologico e delle scienze umane), l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento e Trilogis (azienda di Rovereto specializzata in tecnologie innovative nell’ambito dei dati geografici) ha consentito l’avvio di una serie di progetti pilota finanziati dall’Unione europea.

 

Dal Corriere della sera