GENOVA – Muoversi navigando con il cellulare negli ambienti chiusi, per localizzare, ad esempio, un oggetto o un servizio. Da giugno 2015 sarà possibile nelle strutture che adotteranno la piattaforma «i-locate», coordinata da Trilogis e cofinanziata dall’Unione europea. Giuseppe Conti, project manager di Trilogis, spiega: «Se volessimo arrivare a essere indirizzati fino alla porta di un negozio di uno shopping center o alla porta di un ambulatorio in un ospedale, oggi non lo possiamo fare, ma con i-locate lo potremo fare».
Al progetto contribuisce anche Patrick Hogan, della divisione Ames della Nasa, che mette in guardia dai rischi di invasione della privacy. Non esiste un antidoto tecnologico, afferma, e l’unico deterrente può essere la legge. «Ogni governo e azienda che usa sistemi di geo-localizzazione rischia di invadere la privacy, bisogna stare molto attenti per cercare di evitarlo». Tra i primissimi casi pilota, già pronti a partire, c’è la sede del Comune di Genova.