Smartphone alla mano, non ci perederemo più nemmeno nei corridoi di un ospedale e di un ministero. Nemmeno nella confusione di un centro commerciale. Il navigatore diventa indoor;
“Un navigatore talmente “smart” da conoscere i nostri gusti e suggerirci che al piano di sopra, se lo seguiamo, possiamo acquistare proprio il prodotto che piace a noi, con uno sconto solo per noi”.
La localizzazione di persone e cose all’interno di spazi chiusi è uno dei focus dello sviluppo per l’Unione europea che, l’anno scorso, ha promosso “i-locate”, un progetto che ha cuore e cervello in Italia, a Rovereto (Trento), e teatri operativi in nove Stati del vecchio continente.
Semplificando al massimo, nel creare una teconologia per la navigazione porta a porta attraverso lo smartphone dell’utente, utilizzando tutte le teconologie oggi in circolazione, dal wifi al bluetooth al gps. Una piattaforma comune per un ambiente che non fa più differenze tra dentro e fuori, al chiuso e all’ aperto.
di Alessandro Papayannidis
Corriere Innovazione